La scienza ai tempi della Guerra Macabra

Da Oggiscienza, 26 ottobre 2016

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Stranimondi non è soltanto la vostra rubrica preferita dedicata alla scienza nelle storie, ma è anche un festival della narrativa fantastica, che il 15 e il 16 ottobre ha celebrato a Milano la sua seconda edizione. Un evento che quindi non potevo perdermi. Fantascienza, fantasy, horror, noir e altro ancora, fra i banchi del festival milanese la letteratura di genere è molto rappresentata, con tanto di ospiti internazionali come Alastair Reynolds, Tricia Sullivan e Ramsay Campbell. E anche la scienza fa la sua parte, vista la presenza del CICAP e l’intervento di Massimo Polidoro.

L’evento è anche l’occasione per tornare a parlarvi di Storia alternativa e giochi di ruolo italiani, dopo il viaggio su Terra Z con Urban Heroes. Questa volta, però, al posto di supereroi, radiazioni e acceleratori di particelle abbiamo morti viventi, epidemie e archibugi. Questa volta esploreremo una versione pulp e grottesca del Rinascimento, e ad accompagnarci ci sarà Mauro Longo, scrittore e game designer. Nel 2013 Longo ha pubblicato il Decameron dei morti, una raccolta di racconti incentrati sulle vicende di uomini e donne che, nell’Europa del 14° secolo, si trovano ad affrontare una pestilenza in grado di rianimare i morti.

Zombi medievali, Boccaccio e un italiano trecentesco maccheronico da Armata Brancaleone. Un mix che, un anno dopo, si è evoluto in un’ambientazione di un gioco di ruolo, Ultima Forsan, basato sul sistema generico di Savage Worlds, realizzata sempre da Mauro Longo insieme a Giuseppe Rotondo. L’aspetto più interessante di Ultima Forsan è che non siamo più nel 14° secolo ma più di cento anni dopo, agli inizi del Cinquecento. Il Flagello dei Morti è ancora diffuso ma l’umanità ha iniziato a reagire, riconquistando alcune città e ricostruendo una società che l’epidemia aveva quasi spazzato via.

“Volevo fare un passo avanti rispetto ai soliti cliché delle storie di zombi”, mi spiega Longo. “Non volevo limitarmi al mondo che soccombe ai morti viventi ma raccontare la reazione, la rinascita, anche usando toni diversi”. Gli elementi horror quindi rimangono, ma si innestano in storie dal ritmo più avventuroso, quasi picaresco. “Mi piaceva l’idea del cappa e spada, con tanto di inseguimenti, duelli e intrighi alla D’Artagnan, ma con i morti”.

Benvenuti quindi nel Rinascimento Macabro, in un Europa la cui geografia politica è ben diversa da quella che abbiamo studiato a scuola. Molte delle grandi città – Roma, Venezia, Costantinopoli, Parigi – sono diventate Città Dolenti, infestate dai morti e abbandonate dai vivi. Il papa si è trasferito ad Avignone, capitale del Sacro Romano Impero di Francia. In Spagna, le sole comunità che sono riuscite a resistere e a prosperare sono il Sultanato di Granada e i Feudi di Navarra e Aragona. Il Regno di Sardegna è una potenza emergente del Mediterraneo, in conflitto con la Lega Adriatica formata dalle Repubbliche Marinare di Ancona, Ragusa, Trani e Venezia Nuova, fondata a Creta dai veneziani in fuga dalla Laguna. La Sicilia è un Califfato, gran parte dell’Italia del sud fa parte del potente Regno di Benevento e Ungheria, mentre al nord prosperano il Ducato di Milano, la Firenze dei Macchiavelli e altre Signorie.

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