Chi sono

Michele Bellone

Science writer, qualunque cosa voglia dire.

Cosa faccio

Sono curatore editoriale della saggistica italiana per Codice Edizioni e collaboro con l’agenzia di giornalismo scientifico Zadig per la comunicazione di progetti europei e per l’ufficio stampa del Centro per la Complessità e i Biosistemi dell’Università di Milano. Sono anche un giornalista scientifico, e ho scritto e scrivo per diverse riviste nazionali: Esquire, Focus, Micron, Oggiscienza, Oxygen, Pagina99, Pikaia, Scienzainrete, Le Scienze, La Stampa, Il Tascabile, Wired.it. Ho una certa passione per gli intrecci fra scienza, storie e giochi, di cui parlo nella rubrica Stranimondi di Oggiscienza, nel mio corso al Master in comunicazione della scienza della Sissa di Trieste, e nel mio canale YouTube. Ho anche un blog, ma se state leggendo queste righe suppongo lo sappiate già, e ho scritto un saggio su scienza e fantasy e un romanzo che ha recentemente vinto un concorso di narrativa. Oltre a scrivere, mi piace parlare in pubblico, soprattutto a proposito di evoluzione, antidarwinismo, comunicazione della scienza e, ovviamente, di romanzi, film, giochi, serie e fumetti che hanno a che fare con la scienza.

Cosa mi piace

Siccome, inevitabilmente, mi piace leggere, ho una libreria su Anobii, dalla quale risulta chiaro quali siano i miei generi preferiti. Non è aggiornata, forse un giorno accetterò la nuova versione del sito e rimedierò. O forse no. Al cinema ho gusti simili mentre se si parla di serie TV, penso che il mio accendino sia più che eloquente. Adoro il basket e quando riesco, fiato permettendo, vado a fare due tiri al campetto.

Quando avevo undici anni sono caduto nel tunnel dei giochi di ruolo e non ne sono mai uscito. Non che ci abbia mai provato, sia chiaro. Anzi, non contento di questa malattia mi sono fatto prendere anche da quella per i giochi da tavolo.

Da dove vengo

Mi sono laureato nel 2005 in biologia all’Università di Pavia e mi sono subito imbarcato nell’avventura della ricerca, partendo proprio da Pavia, dove ho preso un dottorato in Bioingegneria e Bioinformatica. Ho lavorato nel Laboratorio di Biologia dello Sviluppo di Carlo Alberto Redi per quattro anni, nel corso dei quali è scoccato il colpo di fulmine per l’evo-devo e, in generale, per tutto ciò che ha a che fare con l’evoluzione.

A fine 2009 mi sono spostato all’Università del Piemonte Orientale, dove ho lavorato per un anno nell’ambito dell’ecotossicologia, nel gruppo di Aldo Viarengo.

Poi, nel 2011, sono finalmente riuscito ad andare all’estero a fare ricerca sull’evoluzione. Ho passato 21 mesi nel laboratorio di Christian Braendle all’Institute of Biology Valrose di Nizza, a studiare le interazioni fra ambiente e sviluppo nei nematodi.

Proprio a Nizza è infine arrivata la rivelazione, l’epifania, l’illuminazione: raccontare la ricerca mi diverte molto più che farla. Una volta maturata questa convinzione, nel 2012 ho chiuso con i laboratori, sono tornato in Italia e mi sono iscritto al Master in Comunicazione della Scienza della Sissa di Trieste, che ho concluso nel 2014 con una tesi sulle dinamiche di comunicazione online degli oppositori ai vaccini.

6 Pensieri su &Idquo;Chi sono

  1. Chiedo anticipatamente scusa se la domanda Le sembra inopportuna. È’ un familiare di uno dei miei divulgatori preferiti, il compianto Enrico Bellone? Grazie.

      • Sono un’allieva di suo padre, che ricordo con infinita ammirazione e rispettoso affetto. Mi sono laureata in filosofia con lui nel 1996 a Padova con una tesi sulle neuroscienze (La conoscenza secondo la prospettiva neuroscientifica: Zeki, Kandell, Hebb e Changeux). Ora insegno in una scuola superiore della mia città. Sono felice di sapere che il figlio del mio prof sta percorrendo le orme del padre e le faccio i complimenti per la sua attività. Un cordiale saluto

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