Piume, canti e tirannosauri rosa

Da Oggiscienza, 24 ottobre 2018

Qui su Stranimondi abbiamo recentemente ricordato un classico della fantascienza come Jurassic Park, che 25 anni fa usciva nelle sale cinematografiche suscitando meraviglia per la migliore trasposizione su grande schermo di creature già di per sé dotate di un innegabile carisma. I dinosauri ci ricordano i draghi – e molto probabilmente i loro fossili ne hanno alimentato il mito – e ci fanno immaginare mondi perduti e terrificanti. Gli stessi mondi che Michael Crichton e Steven Spielberg, con mezzi diversi, hanno saputo rievocare in maniera efficace. Anche grazie alla scienza.

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Dalla notte al giorno: mammiferi e dinosauri

Da Pikaia, 20 novembre 2017

La maggior parte dei mammiferi moderni sono piuttosto adattabili, a livello sensoriale, all’attività notturna. Vale anche per le specie strettamente diurne e molti studiosi considerano questa capacità un retaggio derivante dai primi mammiferi nel Mesozoico, la cui attività notturna consentiva loro di evitare di interagire con i dinosauri diurni che dominavano quell’era.

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Scienza e progresso nello steampunk esotico di Hope & Glory

Da Oggiscienza, 19 aprile 2017

Cappelli a cilindro, occhiali da aviatore, corsetti, cinghie e ingranaggi dorati. Questi gli elementi ricorrenti dell’estetica steampunk, quel filone fantascientifico caratterizzato da una tecnologia anacronistica basata su vapore ed elettricità, spesso ambientato in un Ottocento alternativo. Un genere nato alla fine degli anni Ottanta, che riprendeva il nome del cyberpunk ma discostandosene, essendo più interessato alla meccanica e ad ambientazioni retrò e ucroniche che all’elettronica e alle distopie futuristiche urbane. Un genere che a sua volta ha pescato a piene mani dai romanzi scientifici ottocenteschi di autori come Jules Verne e H. G. Wells, e che ha ispirato e contaminato diversi autori moderni; influenze steampunk si ritrovano nell’eccellente La lega degli straordinari gentiluomini di Alan Moore così come nel film Sherlock Holmes di Guy Ritchie, nell’Hugo Cabret di Martin Scorsese così come ne Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki.

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Il punto della situazione – Maggio 2016

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È un esperimento e come tale potrebbe non funzionare. Nasce dalla voglia di fare il punto della situazione, la mia situazione, riassumendo quello che sto facendo e magari provando a tracciare una linea attraverso le varie attività cui mi dedico. Un filo – che per me sarà rigorosamente grigio, piuttosto che rosso – ad accomunarle. Essendo questo blog anche uno strumento lavorativo, questo è anche un modo per mantenerlo vivo, al di là dei repost di articoli, e per aggiornare periodicamente le mie attività. Casomai qualcuno morisse dalla voglia di sapere cosa sto combinando.

Detto ciò, cosa ho fatto questo mese? Tanto per cominciare, ho aggiunto la mia mail ai contatti qui a destra. L’ho fatto perché di recente una persona che non era su Facebook e Twitter voleva contattarmi per questioni lavorative e l’unico modo che ha trovato per farlo è stato passare da Anobii. Il che mi ha fatto pensare che potesse essere utile rendermi un po’ più facile da rintracciare.

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