Speciazione rapida nei fringuelli di Darwin

Da Pikaia, 6 dicembre 2017

Daphne Major è una piccola isola vulcanica priva di alberi, che sorge dalle acque del Pacifico meridionale. Il suo nome è poco conosciuto ma l’arcipelago di cui fa parte – le Galapagos – non ha bisogno di presentazioni. Proprio su Daphne Major, nel 1973, i coniugi Peter e Rosemary Grant, biologi evolutivi di Princeton, diedero inizio a un lungo studio di osservazione che portò a risultati sorprendenti nella comprensione dei meccanismi evolutivi. I due scienziati videro l’evoluzione per selezione naturale in atto, studiando le diverse specie di fringuelli che abitano l’isola. Al loro lavoro di ricerca, durato più di quarant’anni, si aggiunge ora un nuovo, importante tassello.

Stando ai risultati di uno studio pubblicato su Science, frutto di una collaborazione fra le università di Princeton e Uppsala, una nuova specie può emergere nel giro di due sole generazioni. Per capire le conclusioni degli autori dell’articolo, bisogna fare un salto indietro di 36 anni.

Nel 1981, un fringuello maschio arrivò su Daphne Major. Sembrava appartenere alla specie Geospiza fortis, benché fosse più grande e avesse un canto diverso da quello dei suoi simili. Incuriositi, i ricercatori tennero d’occhio lui e i suoi discendenti per sei generazioni, osservandone la riproduzione, studiandone la morfologia e analizzandone il genoma. Date le dimensioni, questa linea di discendenza venne chiamata “Big Bird lineage”.

Grazie alle analisi genetiche, i ricercatori scoprirono che il maschio fondatore era un ibrido fra Geospiza fortis e Geospiza conirostris, il cosiddetto fringuello grande dei cactus, che vive solo nell’isola di Española, a più di 100 km di distanza da Daphne Major. Un lungo viaggio, insomma, al termine del quale l’avventuroso maschio rimase sull’isola vulcanica e si accoppiò con una femmina della specie G. fortis. Uno dei suoi figli fece lo stesso con un’altra femmina di G. fortis, ma da allora tutti gli altri accoppiamenti avvennero all’interno della stessa discendenza. Nonostante l’incrocio fra individui strettamente imparentati – detto endogamia o inbreeding – la nuova linea di fringuelli ha avuto un certo successo adattativo, valutato sulla base del loro tasso di riproduzione e della loro alta sopravvivenza.

Successo che, secondo i ricercatori, è probabilmente dovuto alla forma del loro becco, grazie al quale gli uccelli sono riusciti a sfruttare in maniera molto efficiente le risorse di cibo e acqua a disposizione. Combinando analisi genetiche, morfologiche e di popolazione, i ricercatori hanno scoperto che la dimensione del becco è aumentata nel corso delle generazioni. Un cambiamento che, stando ai risultati ottenuti, attribuiscono all’effetto della selezione naturale.

Continua a leggere su Pikaia

10 Pensieri su &Idquo;Speciazione rapida nei fringuelli di Darwin

  1. visto che lo hai messo nel frontespizio del tuo blog, provo io a “unire i puntini”. Ho avuto modo di seguire il tuo “confronto” con gli adepti di Pennetta, che peraltro si e’ espresso,come e’ solito fare,con una certa arroganza offensiva. Non potendo intervenire direttamente (il soggetto non tollera opinioni discordi dalle sue e blocca come “nemici” chiunque abbia espresso critiche nei suoi riguardi) sulla pagina,ti scrivo qui, e sentiti liberissimo di trarre conclusioni o copia incolla dalle mie riflessioni se potranno esserti di qualche utilita’.
    Non so se hai notato ma ad ogni pagina di quel blog le discussioni si avvitano sempre,alla fine, di chiacchiera in chiacchiera, su questioni religiose o “teologiche” (e ci mancherebbe,essendo il nostro schierato a pieno titolo con il cattolicesimo integrista),senza giungere a possibilita’ di verifica definitiva. Pur essendo tu colto e preparato sull’argomento,ho l’impressione che stando a questo gioco non riesca a far passare la reale forza delle tue argomentazioni,che essendo peraltro giuste, pur poggiano di per se’ su una base sperimentale scientifica estremamente solida. Ora,mi pare che nell’ultima tua serie di interventi si siano persi completamente di vista i due corni essenziali del problema che trattate : la verifica sperimentale. I corni mi sembra due, uno e’ relativo alla “selezione naturale”,l’altro e’ relativo alle presunte “oscillazioni” di questo tizio Damasco.
    Sul primo dei due mi sento di farti notare che viene presentato,con banalita’ ridicolizzante,dal duo pennetta masiero come mera tautologia : nel senso che secondo loro “chi sopravvive e’ il piu’ adatto, il piu’ adatto sopravvive”. Ed in effetti,presentata cosi,scevra da qualsiasi altra considerazione, lo e’ veramente. Ma non e’ Darwin,e questo e’ il punto. Darwin fu un tizio che in pieno 800 si prese la briga di attraversare con un fragile legno i mari piu’ tempestosi della terra,dotato di uno spirito di osservazione eccezionale per profondita’,unico nel suo genere e inaudito,tanto che per tutti il secolo a venire saranno proprio i suoi scritti,enormi per complessita’ e prolifici come pochi, continueranno a ispirare e a rappresentare il fondamento di discipline tra loro diversissime (neuropsichiatria,anatomia comparata, economia sociopolitica,ecc ). Per cui uno scrittore di profondita’ e complessita’ enormi,di cui non a caso non un solo rigo compare nelle presentazioni del duo di fuffarii. Ma c’e’ di piu’. La selezione naturale e la fitness,per come sono presentate su quel sito ,ossia ridotta a tautologia, nelle osservazioni reali di Darwin ha un significato ben pui’ profondo : Darwin non si limito’ infatti a scrivere che “il piu’ adatto sopravvive” o che l’evoluzione premia “chi ha la fitness piu’ elevata” . Noto’ invece che tale “fitness” ,cosa assolutamente inaudita prima,a livello di popolazione era superiore nei gruppo a piu’ alta “variabilita’ fenotipica” (noi diremmo “a piu’ alta eterozigosi”) mentre le popolazioni tendenzialmente isolate erano anche “piu’ deboli”, piu “omogenee”, piu’ esposte a fenomeni estintivi. QUESTO e’ Darwin. Che poi questa osservazione di estremo e geniale acume sia stata fatta senza che Darwin fosse a conoscenza della genetica,ma basandosi solo sull’osservazione diretta e su un apparato concettuale potente in grado di accoglierla,e’ ancora oggi strabiliante. Non si trattava “solo” di stabilire che le specie “cambiano” nel tempo : questo dato era gia’ praticamente un’opinione abbastanza diffusa tra gli specialisti del settore (in fondo siamo agli albori dell’anatomia comparata,dello studio dei fossili ecc). Il punto e’ come EFFETTIVAMENTE avviene, che caratteristiche sembra avere il fenomeno dell’adattameno e quello estintivo,ecc. Il tizio con cui ti confronti da anni continua a cianciare di Malthus (i cui studi sono alla base del primo welfare conosciuto,quello inglese,peraltri),ma in un’epoca dominata da un razzismo di origine RELIGIOSA (la “purezza del sangue” , la “maledizione” dei camiti,lo “spirito” di hegeliana memoria,il tabu dell’unione tra consanguinei come fenomeno meramente ed esclusivamente morale ecc) sostenere documenti alla mano il vantaggio del “meticciato”, dello “scambio genetico” (in senso letterale), a livello di popolazione,questo si sconcertava profondamente. Tanto che ancora oggi,a rifiutare Darwin, sono gli stati ex razzisti della fu Confederazione. Tanto che a rifiutare Darwin e a proporre mitiche migrazioni di razze “superiori” (che a questo punto non esistono,e non hanno piu’ senso di essere) piu’ o meno “spiritualmente” avvantaggiate,e a rifiutare spiegazioni “utilitariste” della genesi dei fenotipi furono i nazisti. Mi spiego meglio : anche prima di Darwin in fondo qualcuno poteva intuire che “la pella nera” dei popoli equatoriali e quella “bianchissima ” degli eschimesi poteva avere un significato adattativo. Ma quello che con la ricerca enorme di Darwin viene definitamente confermato non e’ “solo” questo : Darwin dice anche che se le caratteristiche sono adattative,allora PROBABILMENTE una specie che abbia un po’ di entrambe le caratteristiche (pelle bianca e nera) e’ piu’ VERSATILE ad adattarsi a un cambiamento piu’ o meno radicale dell’ ambiente circostante, a confronto di una popoloazione (“omozigote ” !) completamente isolata. E’ questo che rende le conclusioni di Darwin clamorose,inaudite e talmente “tautologiche” da spazzare via letteralmente secoli di razzismo (quello di origine religiosa,tramandato nell’epoca colonialista) e a proporre una visione radicalmente nuova,in cui sembra “auspicabile” che uomini “diversi” si “mescolino” tra di loro,perche’ oltre alla selezione,a livello di popolazione entra in gioco anche l’ “adattamento” in risposta a cambiamenti dell’ambiente esterno potenzialmente estintivi. Non si tratta solo della “fitness” : se il pennetta avesse mai avuto cura di studiare la meiosi o di divulgare cio’ che sappiamo di quella,o anche solo di nominarla,visto che vuole parlare di evoluzione, saprebbe che fenomeni di speciazione piu’ o meno completa come quella dei fringuelli di cui sopra possono essere compresi proprio valutando la capacita’ di appaiamento dei filamenti di DNA (che se molto diversi,porterebbero ad aumentare via via il tasso di abortivita’,sino alla speciazione completa),ma a livello di popolazione la popolazione “omozigote” che ne deriva avrebbe anche molte meno “armi” adattative per sopravvivere a un cambiamento brusco. SI vince e si sopravvive insomma con il compromesso,con il meticciato,con dolorosi e per nulla scontati tentativi di ibridazione. Non stupisce che per integralisti cattolici dal lessico scientifico di 3 concetti, inquinati da pregiudizi religiosi, tali conclusioni siano talmente astruse da non meritare nemmeno,e MAI, una lettura diretta delle fonti e dei tomi anche enormi per mole che sono alla base di queste idee,per nulla intuitive.
    Ora veniamo ai deliri di questo Damasco. Ho notato che quando ne parli tendi a dichiare il tuo favore teorico alle “novita’”,ecc ecc. Perdonami ma visto che costui parla di “oscillazioni” mi sembra strano che nessuno gli abbia ancora chiesto : oscillazioni di cosa? intorno a una media ? ma di che parli,degli errori di campionamento che ci fanno studiare in prima liceo nella prima lezione di fisica? No perche’ sai, non mi risulta un solo fenomeno “oscillatorio” in biologia,in senso stretto. tu dici che la TRE rappresenta un “modello” : ma di cosa? di quale fenomeno? cos’e’ ,il DNA che “vibra” per qualche fenomeno esterno acustico o elettromagnetico ? e dove sarebbero le osservazioni di questo fenomeno? il cambiamento climatico non “oscilla” : e’ li sotto gli occhi di tutti e l’andamento sembra essere a dente di sega,altro che “oscillazioni”. Questo parla di “frequenza” di una specia (ah ah!) …mi spieghi quale sarebbe la “frequenza umana”,come la calcoli, e cosa sarebbe che fisicamente, “oscilla” ? e ancora,mi spieghi come meccanicamente “comunicherebbero” queste reciproche “oscillazioni” ambientali e individuali ? Queste sono solo mere scemenze basate sul nulla,caro Bellone, e la scienza e’ un’altra cosa. vedi tu se pubblicare queste cose,e se farne a parte anche il gruppetto di CS, oppure se la cosa ti diverte continua ad avvitarti guardando le cose di lato senza spiattellargli in faccia il cuore del problema. pare che sia l’unico modo per parlare con quella gente,visto che il sottoscritto e molti altri non possono intervenire in questo senso,sul loro blog. Anche se nella seconda modalita’ di comportamento,temo che alla fine tu faccia il loro gioco.
    cordiali saluti

    • Gentile Armando, la ringrazio per il suo commento e provo a rispondere ad alcune sue osservazioni, in particolare riguardo al modello proposto da Damasco e Giuliani. Lo chiamo modello perché così è definito nel paper pubblicato e, soprattutto, per mettere in chiaro che non è una teoria, come Damasco puntualmente afferma quando ne parla in pubblico. Più di una persona, me compreso, ha chiesto chiarimenti su queste “oscillazioni” ma al riguardo né Damasco né Giuliani hanno dato risposte approfondite. Fenomeni che possiamo definire oscillatori in biologia ne esistono, ma non su scale temporali evolutive, come i due propongono. E di problemi quel modello ne ha molti altri, dai vistosi errori paleontologici alla definizione della seleziona naturale come una forza (?!?), e via dicendo.
      Ora, lei sostiene che io, nei miei interventi, mi sto avvitando “guardando le cose di lato senza spiattellargli in faccia il cuore del problema”.
      Ovviamente la penso diversamente, o non farei quello che sto facendo. Quasi ogni volta che parlano di questa TRE mi faccio vivo ponendo domande sulle tante problematiche scientifiche di questo modello. Non mi rispondono? Bene, questo è obiettivamente un problema loro, che fanno la figura di chi si ritrae dal confronto. A me non interessa far cambiare idea a Pennetta. Non la cambierà mai, perché ha sposato una causa ed è impermeabile a qualsiasi prova contraria. Quel che mi interessa è sottolineare le tante contraddizioni di certe loro affermazioni e smentire certe loro citazioni, per esempio quelle di Masiero che cita Dulbecco, l’NIH o la fantomatica Third Way of Evolution (tant’è che più volte l’ho costretto a fare marcia indietro a questo riguardo).
      Non credo di star facendo il loro gioco, anzi, evitando l’insulto non do occasione per essere bannato e smonto lo stereotipo dello scientista arrogante che vorrebbe censurare chi la pensa diversamente. Sterotipo su cui è costruita gran parte della comunicazione di quel blog.
      Serve a qualcosa? Non lo so, difficile quantificare queste cose. Secondo me sì.

  2. ho capito il suo scopo e il suo stile, ma e’ veramente paradossale, me lo lasci dire, che una persona preparata come lei intervenga in quel blog in cui si citano a sproposito “aristotele” (?), l” epistemologia” (?) la “teoria delle probabilità'” (?),i “nuovi organi” delle nuove specie (!?????) senza mai citare i termini essenziali del problema, e che di per se’ troncano qualsiasi deriva “favolistica” : la meiosi, il tasso di abortivita’,l’appaiamento dei filamenti del DNA, il “vantaggio” dell’eterozigosi . Francamente sono questi i concetti (sperimentalmente dimostrati) che mi aspetterei di vedere proposti da uno scienziato. Sulla luna non si dimostra nulla : ogni opinione e’ una favola che si equivale a qualsiasi altra. E qualsiasi cretino incompetente può’ permettersi di “demolire” l’opera di Darwin,di Bohr o di chi la pensa diversamente da lui (in quel blog ovviamente, non nella vita reale in cui la MQ secondo l”interpretazione di Copenhagen funziona perfettamente appena si tratta di fare una telefonata,e la “pressione selettiva” una realtà’ accettata alla velocità’ della luce se si tratta di scegliere un antibiotico per me o per i miei cari).
    Non c’e’ alcun bisogno di insultare o di minacciare censure per essere “bannati” da pennetta : se non mi crede vada a vedere cosa e’ successo nella questione Cangiamila : un articolo letteralmente pieno di falsità’ scritto per tentare di smentire un intervento pertinente. E alla richiesta di risalire e verificare le fonti dirette : il ban. Questo e’ il punto. Lei dice di voler “evidenziare ” le loro contraddizioni, ma in realtà’,secondo me, li aiuta a limare e a perfezionare un “modello” che poggia,di per se’,sul nulla più’ assoluto e che di per se’ non e’ soltanto “scienza sbagliata” bensi’ mera politica,pericolosissima politica che pretende di fondare vere e proprie linee di azione disinformative e propagandistiche su favole senza fondamento e su menzogne. E avrà’ certamente notato come il blog di pennetta rimpalli le sue fake con altri personaggi della destra cristianista e identitaria: benigni, fusaro ,cammilleri ecc
    Secondo me non si va a Casapound a “limare” le contraddizioni logiche interne di un complottismo negazionista : si va ad Auschwitz, si leggono le fonti storiche dirette e si appura ciò che e’ avvenuto. Altro che “logica” : la cultura ,la storia, l’arte, la scienza e perfino il mondo intero se e’ per questo non sempre lo sono.
    Che poi qualcuno voglia fare politica,nel caso di cui sopra politica razzista,e a questo punto si scontri prima o poi anche con una società’ civile intenzionata a difendersi dalla pericolosità’ di certe menzogne, io personalmente lo trovo assolutamente auspicabile perche’ certi atteggiamenti non hanno nulla a che fare con la ricerca storia o scientifica propriamente intese. Il problema non e’ “Darwin” o l'”evoluzione” o il “finalismo”: noi che abbiamo avuto una formazione seria ci faremo sempre e solo crasse risate a leggere le cretinate di un pivello. Il problema e’ quell’ “antitetanica che nel corso del primo anno di vita si potrebbe tranquillamente evitare” ,come va farneticando il suo interlocutore e che non e’ ancora stato direttamente smentito o sfidato nell’alveo della conversazione sul suo blog da nessuno su questo. Il problema e’ il sig. Cangiamila che sosteneva “preponderante la salute eterna del feto (per mezzo del battesimo ottenuto squarciando il ventre di donne gravide ritenute, magari erroneamente, in pericolo di vita) sul dolore e sulla probabile morte della madre ” (parole di Cangiamila, che Pennetta ha evitato di pubblicare). Il problema insomma e’ l’impatto NELLA REALTA’ che certe asserzioni possono avere su qualche sciocco disposto a prestare credito a degli incompetenti ,magari credendo di poter evitare di vaccinare il proprio figlio,o di potersi accodare a visioni integraliste e criminali della propria religione credendo che non abbiano già’ prodotto tragedie inenarrabili nella storia umana. Nei fatti. E nei fatti forse dovrebbe chiedere al suo interlocutore come si permetta e su quali basi fornisca “consigli” come quello, invece che perdersi sulle contraddizioni del sesso degli angeli.

  3. la “filosofia scolastica” e il mondo orrendo in cui crebbe non ebbe fine nelle aule universitarie “perché’ si contraddiceva” nelle menti e parole di quattro invertiti ,ma quando un Genovese scopri’ un nuovo mondo,e quando un Tedesco distrusse, nella sua terra, il privilegio clericale di non dover lavorare per vivere.Con i fatti.

  4. Gentile Armando, seguo quel blog da anni e le posso assicurare che ho notato molte delle cose che lei mi segnala, dalla sciocchezza sulla selezione “tautologica” alle citazioni sbagliate, fino all’ovvio intento politico di tutta la questione e al mondo ideologico cui si fa riferimento. Dopo tutto, ritengo che studiare questi fenomeni anche dal punto di vista sociologico faccia parte del mio lavoro di giornalista e comunicatore della scienza.
    Quello che non capisco è perché lei mi faccia notare queste cose con tale foga, neanche fossi un complice. O forse lei ritiene che anche solo interagire con certi soggetti voglia dire legittimarli? Cosa dovrei fare, secondo lei? Cosa bisognerebbe fare in generale in situazioni del genere?
    Per quanto riguarda la “limatura del modello”, io onestamente non l’ho proprio notata e le assicuro che presto molta attenzione quando commento su quel blog. Anzi, di fronte alle mie domande pacate ma ferme sulla fantomatica TRE ho visto una certa involuzione nelle reazioni: o si ottengono risposte ancora più rozze del solito (tant’è che anche alcuni lettori se ne sono accorti) o non si ottiene alcuna risposta in generale (e anche qui qualche perplessità fra i lettori sembra essere emersa).

  5. Mi verrebbe da chiederti : se pensi che il problema della pubblicazione degli interventi di pennetta sia solo di cortesia personale invitali qui dove moderi tu. vediamo se qualcuno di loro accetta un confronto a tutto campo moderato da un giornalista prestigioso come te. Eppure non lo fanno, eh?

    • Sono abbastanza sicuro che qualcuno accetterebbe, dopotutto sono affamati di visibilità. Se mai il problema è che il mio blog non ha le stesse visualizzazioni di CS, però a loro interessa eccome uscire dalla loro bolla e ottenere una sorta di “legittimazione”. Tant’è che in più di un’occasione mi hanno proposto di scrivere un pezzo per CS, cosa che ovviamente ho rifiutato.

  6. se vogliono “confrontarsi”,sono qui. io posso scusarmi con te per la “foga” con cui ti ho scritto,e per la prolissita’ e i numerosi errori delle mie due lettere,dovuti alla fretta,ma ci tenevo a trasmetterti un paio di idee sul tuo confronto in quel sito.
    Come ti ho scritto,non si tratta solo di “scienza”,perche’ tutti sappiamo ridere di quelle 4 bazzecole. Si tratta di politica : politica pericolosa nella misura in cui sia dimostrabile (e a parer mio lo e’ ) che non solo dal punto di vista storico ma anche da quello “logico” l’ “antidarwinismo” non puo’ che essere o sfociare in forme di razzismo. Mi spingo a dire che ogni allontamento,nel campo delle scienze naturali, dal metodo sperimentale e scientifico e dell’osservazione diretta,non puo’ che essere indotto da intenti razzistici (o,che e’ lo stesso,pericolosamente “mistici”). Devo dire che anche entrare nel merito (storico) di certe asserzioni non guasta : la Tre non inventa nulla in fondo,dal lato favolistico non fa che riproporre quel mondo pseudoscientifico tornato alla ribalta negli anni 60 (le “vibrazioni”) e poi con la cultura “new age”. Mi sarebbe anche piaciuto qualche riferimento del genere,se e’ vero che prima della Tre,l ‘unica analogia moderna tra presunte “frequenze vitali” e la genetica fu imposta in epoca nazista con il noto proclama di Goebbels che portava la frequenza del La da 432 a 440 Hz (gli alti papaveri nazisti essendo convinti che manovre di questo genere potessero sortire qualche effetto sociale “magico” o qualcosa del genere…). Insomma,cio’ che volevo dirti e’ che vista -da fuori- quella vostra conversazione non ha affatto i contorni di una diatriba scientifica,e nemmeno del tentativo di una persona competente (tu) di convincere e istruire qualche somaro. Tutt’altro : si tratta della propaganda di un’ideologia e di atteggiamenti violenti,pericolosi,chiaramente organici a un movimento politico che aspira all’egemonia.
    Non lasciarti ingannare dalle risate idiote,dai cicli mestruali femminili e dai lanci dei caricabatterie del telefono : per me e’ tutto gia’ meritevole di segnalazioni a organi competenti e di profondo scandalo e sconcerto. Questo si,dal punto di vista sociologico,preoccupa.

  7. Ps…un velo pietoso anche sullo strano laureato in fisica che dopo aver propalato assurdità prive di fondamento su una inesistente “memoria dell’acqua” nei suoi ultimi commenti asserisce che la “frequenza di fluttuazione” di una molecola sarebbe “direttamente proporzionale “ al “salto di energia tra due stati” (?!?). Di grazia ma che starebbe facendo questo ? Riscrivere la fantafisica del mago di oz ? Ma per piacere….

  8. …sarebbe il caso di riferire al fenomeno in questione che l’equazione di Planck (sempre che sia quella a cui fa riferimento) si riferisce al fotone singolo, non a biomolecole dotate di massa che risentono dei noti effetti dovuti alla temperatura,e la cui “acqua di idratazione” non reca ahimè alcuna “memoria”…(o meglio,50 miseri femtosecondi…)…

Rispondi a Armando Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.