Black sails

Quando leggo Starz penso subito a Spartacus, cioè a una cricca di modelle e modelli in peplum che si ammazzano e si accoppiano, gridando molto. Niente di male in tutto ciò, ho apprezzato l’ignoranza di quella serie per almeno un paio di stagioni prima di cominciare ad annoiarmi.

Ora, quelli di Starz si sono fatti avanti con una nuova serie. Che parla di pirati. Insomma, giocano coi miei sentimenti. E, a vedere il primo episodio, giocano bene. C’è tutto quello che deve avere un buon pilota: una bella carrellata sui personaggi, fra i quali spicca fin da subito Flint, indiscusso protagonista, la cui caratterizzazione lascia già intravedere delle interessanti sfumature; il ritmo è buono e il mix di azione, dramma e spiritosaggini è ben dosato; la trama dell’episodio fila via che è un piacere, riuscendo a sorprendere nel finale e mostrando i semi delle tante linee narrative che attendono all’orizzonte.

Intendiamoci, di pirati così dannatamente cool e ben pettinati non ne avete visti molti, e le scene di sesso gratuite non mancano, ma si è deciso di non inseguire la via del pulp-a-tutti-i-costi, preferendo puntare su trama e scrittura di buona qualità. Sarà che avevo proprio voglia di una bella storia di galeoni, sciabole, tricorni e cannonate, sarà che appena sento nomi tipo Flint o John Silver ritorno dodicenne alle prese con l’ennesima rilettura de L’isola del tesoro. Sarà quel che sarà, ma di certo son preso bene.

Black sails, you got me.

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