Dall’LHC ai supereroi: Urban Heroes

Da Oggiscienza, 5 ottobre 2016

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La mattina del 10 settembre 2008, l’acceleratore di particelle di Ginevra venne inaugurato. Ma qualcosa andò storto: una serie di malfunzionamenti scatenò un’enorme esplosione, che spazzò via la città e disperse grandi quantità di radiazioni sconosciute. Tre giorni dopo venne filmato un essere umano che volava sopra la Svizzera. Era il primo avvistamento ufficiale di un superumano e da allora il mondo non è più stato lo stesso.

Tutto ciò è avvenuto su Terra Z, una realtà alternativa alla nostra dove la Z è riferita alle particelle Z che compongono le misteriose radiazioni emesse dall’incidente dell’LHC. Queste particelle, secondo la comunità scientifica, sono il vettore delle mutazioni che hanno consentito a diversi uomini di sviluppare poteri straordinari, in tutto simili a quelli dei supereroi. Uomini le cui vite sono quindi state stravolte da questo evento. Non sempre con esiti positivi, come molti fumetti recenti, a partire da Watchmen, ci hanno insegnato.

Ma qui non siamo in un fumetto. Terra Z è infatti l’ambientazione di Urban Heroes, un gioco di ruolo ideato e realizzato da Alessandro Rivaroli, Matteo Botti e Manuel Strali grazie a una riuscita campagna di crowdfunding. Un successo non da poco: gli autori infatti hanno puntato a una platea internazionale lanciandosi su Kickstarter nel 2014, quando ancora la piattaforma americana non aveva aperto al mercato italiano, e raccogliendo più di 16 mila dollari.

Urban Heroes è orgogliosamente made in Italy, dalla punta dei piedi fino ai capelli,” ci racconta Matteo Botti. “Nato a Parma, si è espanso con collaborazioni molto importanti, a partire da quelle con alcuni illustratori di calibro internazionale che lavorano per la Marvel e la DC Comics, come Emanuela Lupacchino, Elia Bonetti o Matteo Buffagni.”

Il gioco consente di interpretare uno degli H.E.R.O.es (Humans Exposed to Radioactive Outbreaks), gli umani potenziati dalle particelle Z. In linea con la tendenza dei fumetti degli ultimi anni, l’ambientazione è “cruda, realistica e anticonvenzionale,” come recita il sito del gioco. “I protagonisti di Urban Heroes sono persone comuni che, improvvisamente, si ritrovano a dover gestire qualcosa di molto più grande di loro”, spiega Matteo Botti. “Il tutto in un mondo molto simile al nostro, che vuole essere una sorta di grande metafora dei tempi confusi che stiamo vivendo. Per questo in Terra Z esistono versioni distorte di VIP e politici odierni, mode, fenomeni di costume e, purtroppo, eventi drammatici come il terrorismo internazionale e governi dittatoriali”.

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